lunedì 27 gennaio 2014

27/01/1945

Questa è la data della liberazione del campo di Auschwitz.
Devo dedicare uno spazio di questo blog a questo argomento. Non basterebbe un post, un blog o internet per scrivere ciò che questa situazione merita.
In poche parole cercherò di dire ciò che penso.
Mi ha molto delusa vedere scritte come "anna frank bugiardona" o varie svastiche sui muri, senza contare le teste di maiale inviate. Il fatto che ancora esistano persone antisemite o razziste mi fa venire il voltastomaco, ma come vi permettete a cercare di sterminare un'etnia diversa dalla tua. Però forse anche peggio sono le persone che negano l'esistenza della shoah e che è stato tutto un "complotto". Mi fa rabbrividire l'idea di persone che non credono dopo le prove, foto, video ma sopratutto libri e testimonianze di prigionieri o addirittura di ex SS che raccontano per filo e per segno ciò che succedeva. Basta aprire la notte di Elie Wiesel, sonderkommando di Shlomo Venezia o se questo è un uomo di Primo Levi ed ecco che la verità esce.
Non bisogna dimenticare la morte non solo di milioni di ebrei ma anche di migliaia di omosessuali, nemici politici o persone con malattie. Bisogna ricordare come queste persone sono morte senza scelta, le persone che sono sopravvissute poi morte suicidate perchè non riuscivano a sostenere il peso dell'orrore nei loro occhi e le persone che hanno preso coraggio raccontando ciò che hanno visto, sentito e provato nonostante si sono sentite chiamare bugiarde o pazze sono andate avanti portando dentro di loro l'orrore della morte, della tortura e di un uccisione di massa ideata da altri UOMINI. Bisogna ricordare cosicché una cosa del genere non succederò più. Quindi uscite e raccontate ai ragazzi/bambini cosa è successo così che nessuno dimenticherà mai.

Altre volte mi hanno chiesto se qualcuno sia mai rimasto vivo nella camera a gas. Era difficilissimo, eppure una volta una persona è rimasta viva. Era un bambino di circa due mesi. C'era una mamma che stava allattando questo bambino. La mamma era morta e il bambino era attaccato al seno della mamma. 
Shlomo Venezia. Sonderkommando.

Nessun commento:

Posta un commento